[IT]
Il progetto Studenti giapponesi: tra fantasia e realtà nasce come una mia personale ricerca.
La lavorazione, iniziata nel 2004 e terminata nel 2007, è frutto di numerosi viaggi in Giappone, con permanenze che variano dalle due alle sei settimane. I luoghi prescelti, dislocati principalmente nell'area di Nagoya e nell'isola di Hokkaido, sono le scuole superiori, femminili o miste, pubbliche e private.
Lo scopo di questa ricerca fotografica era quello di ritrarre gli studenti giapponesi nella loro quotidianità, dentro e fuori la scuola, non solo con l'occhio del reporter che ruba "l'attimo", ma, soprattutto con la prospettiva del fotografo di moda, abituato a costruire l'immagine e non a catturarla passivamente. Il concetto che ho perseguito era quello di produrre immagini che ritraggono personaggi reali, in contesti reali ma con delle forti allusioni al fantastico. Un rimando netto a quel mondo di celluloide che è arrivato in Italia sotto forma di cartone animato giapponese.
La bellezza dell'immagine, che rimane il mio scopo primario, ha in sé un fine "altro" che si spinge a tratti verso la documentazione velatamente antropologica di un moderno "mondo fluttuante", come poteva essere quello del XIX secolo in Giappone, raffigurato dall'arte Ukiyoe, e quello della scuola odierna, fucina della società giapponese, oggi rappresentata mediante l'animazione e il fumetto.
Le foto riguardanti questo progetto sono le uniche in questo sito ad essere realizzate interamente in pellicola. Sono state scattate con Mamiya 4,5X6, Mamiya RZ 6X7 e banco ottico 10X12. Le sfocature, prepotenti e trasversali che si vedono in alcune immagini, sono realizzate in camera e non in postproduzione.
[EN]
Japanese Students: between reality and fantasy began as a personal research project of mine.
The work, started in 2004 and completed in 2007, is the result of several journeys to Japan, with stays ranging from two to six weeks. The chosen settings—mainly high schools, both all-girl and coeducational, public and private—are located in the Nagoya area and on the island of Hokkaido.
My goal was to portray Japanese students in their everyday life, inside and outside school—not only with the eye of a reporter seizing the moment, but with the perspective of a fashion photographer, used to building an image rather than simply capturing it. The idea was to create photographs that depict real people in real situations, yet with strong allusions to the world of fantasy—a clear echo of that cinematic universe that reached Italy in the form of Japanese animated cartoons.
The pursuit of beauty in the image, which remains my primary goal, carries within it another layer: a subtle, almost anthropological documentation of a modern "floating world", much like that of 19th-century Japan depicted in Ukiyo-e art, and today's school environment—the very forge of Japanese society—now represented through animation and manga.
The photographs in this project are the only ones on this site shot entirely on film. They were taken with a Mamiya 4.5x6, a Mamiya RZ 6x7, and a 10x12 view camera. The bold, diagonal blurs visible in some images were created directly in-camera, not in post-production.